Quanto costa un impianto geotermico a pompa di calore?
1. Cos’è il riscaldamento geotermico e come funziona?
Acqua, sole, vento: tutti riconoscono questi elementi come fonti di energia rinnovabile.
In pochi sanno però che anche la terra è in grado di fornire energia termica: inesauribile, pulita, gratuita, e disponibile praticamente ovunque.
Stiamo parlando della geotermia a bassa entalpia di cui è possibile beneficiare in ogni stagione, soddisfacendo il fabbisogno di climatizzazione di qualunque tipo di edificio (residenziale, commerciale, industriale) in maniera efficiente e sostenibile, attraverso un circolo virtuoso di prelievo e rilascio di energia termica.
Tutto questo è possibile grazie ad un impianto a pompa di calore geotermica.
Una pompa di calore geotermica (PdCG) valorizza l’energia termica prelevata dal sottosuolo o dall’acqua di falda, alimentando un sistema che, da solo, provvede alla climatizzazione degli edifici e alla produzione di acqua calda sanitaria, con un basso consumo di energia elettrica e senza bruciare combustibili fossili.
Il funzionamento delle PdCG si basa su una peculiarità naturale del sottosuolo, che ad oltre 8 metri di profondità mantiene una temperatura costante tra 10°C e 14°C durante tutto l’anno.
Allo stesso modo, anche l’acqua di falda rappresenta un accumulo naturale di energia termica stabile ed accessibile con l’installazione di un impianto idrotermico (a circuito aperto).
Vuoi consocere nel dettaglio il funzionamento di una pompa di calore geotermica? Scoprilo nell’articolo dedicato.
Impianto geotermico a circuito aperto a servizio di un ecohotel in Valle D’Aosta (locale tecnico)
2. Quanto costa un impianto geotermico?
Rispondere a questa domanda – probabilmente la prima che ci si pone iniziando a valutare l’idea di un impianto geotermico a PdC – in realtà non è così immediato. A maggior ragione se il vostro interlocutore è un’Azienda che approccia in modo approfondito e professionale ogni nuova casistica che le viene sottoposta.
Partiamo col fare chiarezza su un punto: un preventivo online non può in alcun modo essere considerato attendibile, nemmeno in termini indicativi.
Questo perché i fattori che contribuiscono a determinare il costo complessivo di un impianto “chiavi in mano” sono numerosi, e per valutarli è necessario innanzitutto procedere con un sopralluogo sul sito previsto per l’impianto, per un’analisi ancora più approfondita e attendibile del contesto e delle esigenze ai fini della progettazione.
Solo a questo punto sarà possibile definire un prospetto di costo puntuale e dettagliato per la soluzione impiantistica (o le soluzioni) più adatte al vostro caso.
In base alla nostra esperienza di 15 anni e agli oltre 470 impianti geotermici di nostra progettazione e installazione, possiamo comunque fornirvi alcune indicazioni di massima, fermo restando che il costo effettivo di un nuovo impianto dipenderà sempre dalle condizioni specifiche di ciascun caso.
Considerando gli elevati standard qualitativi a cui Geonovis aspira per ogni nuovo progetto, l’installazione “chiavi in mano” di un impianto geotermico a sonde verticali per un’abitazione unifamiliare di circa 150 mq, con un buon livello di coibentazione può partire da 30.000 euro.
La nostra fornitura include:
- Le analisi preliminari necessarie per la progettazione di un impianto ad hoc
- Lo sviluppo del progetto esecutivo vero e proprio
- Le opere di perforazione, la fornitura e la posa delle sonde geotermiche verticali
- La fornitura e installazione dei componenti elettrici ed idraulici in centrale termica
- L’avviamento e collaudo dell’impianto
È invece eslcuso ciò che riguarda l’impianto di distribuzione (costo da calcolare a parte e opere non di competenza di Geonovis).
3. I fattori che influiscono sul costo di un impianto geotermico
I costi di installazione di una pompa di calore geotermica possono variare notevolmente in base a vari fattori, tra cui:
- il tipo di intervento e il livello di complessità logistica (e.g. edificio di nuova realizzazione oppure preesistente e oggetto di ristrutturazione)
- il fabbisogno termico e la destinazione d’uso dell’edificio (residenziale, commerciale, industriale…)
- il grado di coibentazione dell’edificio
- l’ubicazione geografica
- la conformazione idrogeologica del sito interessato
l’eventuale disponibilità di acqua di falda
Oltre a questi fattori, il costo dell’intervento dipenderà ovviamente anche dalla tipologia di impianto che risulterà più adatta (impianto a sonde geotermiche verticali o orizzontali, ad acqua di falda o aerotermico).
Infatti, impianti diversi hanno costi di realizzazione che variano molto tra loro. Vale la pena sottolineare che tendenzialmente maggiore è l’investimento iniziale per realizzare l’impianto migliore possibile (e.g. un impianto geotermico a sonde verticali, piuttosto che un impianto aerotermico), e maggiori saranno le performance e l’efficienza del sistema installato (con COP superiori a 4.5 nel caso della geotermia, e COP di circa 3 nel caso dell’aerotermia).
Pertanto, dal momento che ogni progetto viene sviluppato su misura, non esiste un tariffario valido in assoluto. E non si possono prendere come modello di riferimento altri impianti già realizzati, poiché ciascuno viene pensato per far fronte in maniera ottimale alle esigenze di uno specifico edificio e alla conformazione di quel sito in particolare.
4. Una scelta efficiente per risparmiare salvaguardando l’ambiente
Alla luce di quanto affermato, è quindi importante essere consapevoli sin dal principio che le spese da affrontare per dotarsi di un impianto geotermico saranno certamente superiori rispetto ai costi stimati per un sistema di riscaldamento convenzionale (e.g. caldaie a condensazione).
Allo stesso tempo, però, non bisogna dimenticare che un impianto geotermico a pompa di calore opportunamente progettato e installato, realizzato perseguendo elevati standard qualitativi, vi garantirà una climatizzazione ottimale per tutto l’anno, con indubbi benefici in termini di risparmio energetico ed economico che rendono queste soluzioni incomparabili rispetto ai sistemi tradizionali di climatizzazione.
Non solo: trattandosi di impianti altamente ecosostenibili, alimentati da fonti di energia pulita, assicurano l’indipendenza da combustibili fossili per quanto riguarda il riscaldamento/raffrescamento, ed evitano la generazione di emissioni in atmosfera.
Vantaggi, questi, che nessun altro sistema di climatizzazione è in grado di offrire.
5. Geotermia: un investimento versatile che si ripaga nel tempo
Il risparmio energetico ed economico sul medio-lungo periodo, rapportato alla vita utile di un impianto correttamente progettato e installato, compensa ampiamente la spesa iniziale, consentendo di rientrare dell’investimento in tempi contenuti, soprattutto qualora si decida di dotarsi contestualmente di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica.
Scopri il progetto sviluppato da Geonovis per l’ecohotel Au Charmant Petit Lac (impianto geotermico con recupero dei cascami termici delle docce )
Ricordiamo inoltre che un unico impianto geotermico opportunamente configurato può svolgere molteplici funzioni:
- riscaldamento invernale;
- raffrescamento estivo;
- produzione di acqua calda sanitaria per tutto l’anno.
Ciò rende superflua l’installazione di ulteriori sistemi di climatizzazione energivori in aggiunta (e.g. condizionatori per i mesi più caldi).
Nel caso di strutture ricettive o aziende produttive, inoltre, è possibile progettare impianti che integrino il recupero di cascami termici (e.g. da scarico di acque grigie, da sistemi di raffreddamento di macchinari, ecc.) o l’utilizzo di altre tecnologie rinnovabili (e.g. pannelli solari termici) per elevare ulteriormente il livello di efficienza energetica e di ottimizzazione dell’investimento, in una logica di massime performance e minimi sprechi.
6. Quanto possiamo risparmiare con il riscaldamento geotermico?
Il riscaldamento geotermico può offrire un risparmio davvero considerevole rispetto ad alcune soluzioni tradizionali.
Questa tecnologia sfrutta il calore naturale del sottosuolo per produrre energia termica per usi domestici o industriali. Gli impianti geotermici possono sostituire caldaie a GPL o a gasolio e condizionatori, fornendo energia termica per tutto l’anno in base alle esigenze, e riducendo le emissioni inquinanti.
Generalmente, i costi di esercizio di un impianto geotermico sono inferiori del 60% rispetto ad apparecchiature di riscaldamento convenzionali e meno sostenibili.
Inoltre, il valore degli impianti geotermici va interpretato considerando anche l’eccezionale durabilità di questi sistemi. Le Pompe di calore geotermiche di qualità, non prevedendo alcun tipo di combustione usurante, possono garantire performance di alto livello anche per 20 anni.
Le sonde geotermiche hanno invece una vita di utilizzo tendenzialmente infinita, in quanto sono realizzate in materiali non deperibili, e non sono sottoposte all’esposizione a fattori esterni come la luce del sole o elevati sbalzi termici.
7. Quando conviene installare un impianto geotermico?
Un buon isolamento termico dell’edificio e dotazioni come infissi a doppio/triplo vetro, cappotto termico esterno, tetti e/o mansarde ben isolati massimizzeranno ulteriormente la resa dell’impianto geotermico, evitando dispersioni di calore che si traducono in “sprechi”.
La scelta di sistemi di distribuzione a bassa temperatura (e.g. pavimento radiante), inoltre, consente una riduzione del dimensionamento dell’impianto (e dei relativi costi) così come la possibilità di sfruttare tutte le potenzialità di un impianto geotermico a pompa di calore, operando in modalità di riscaldamento in inverno e di raffrescamento in estate.
Sistema geotermico verticale
Sistema geotermico orizzontale
Anche la conducibilità termica del terreno è un fattore che incide sul rendimento energetico del sistema geotermico: terreni con alta conducibilità termica richiedono meno metri di sonda per ottenere la stessa quantità di energia, riducendo potenzialmente i costi di realizzazione.
La disponibilità e la possibilità di utilizzare l’acqua di falda rappresenta un ulteriore condizione favorevole, che consente di progettare impianti ad alti rendimenti, con costi di realizzazione inferiori rispetto all’alternativa a sonde verticali.
8. Detrazioni e incentivi
Per concludere, vogliamo ricordarvi gli incentivi in vigore che possono contribuire a ridurre sensibilmente l’investimento iniziale necessario. Per le sue caratteristiche specifiche, un impianto geotermico vi permette di rientrare negli schemi di detrazione fiscale e finanziamento promossi dal Governo, destinati a interventi di efficientamento energetico e valorizzazione del parco immobiliare del nostro Paese, in linea con le ultime direttive europee.
L’ Ecobonus al 65% rappresenta da anni uno strumento consolidato per ridurre sensibilmente il peso economico della sostituzione di un generatore obsoleto ed inquinante con un impianto geotermico a pompa di calore, con un massimale di 30.000,00 € per unità immobiliare, e la possibilità di ripartire su più anni il piano di detrazione fiscale.
Considerando il clima di progressivo sostegno alla diffusione delle “tecnologie verdi” sia in ambito edile che a livello industriale, consigliamo di intraprendere ricerche aggiornate ed approfondite per identificare il tipo di incentivo fiscale più adatto per la propria situazione specifica, che ridurrà sensibilmente i tempi di ritorno dell’investimento per una climatizzazione sostenibile ed efficiente.
In sintesi, la scelta di installare una pompa di calore geotermica sarà influenzata da una combinazione di fattori legati alle caratteristiche dell’edificio, al terreno, alle tecnologie abbinate e agli incentivi disponibili.
9. Geonovis: gli specialisti nella progettazione e realizzazione di impianti geotermici
Se volete capire se la geotermia fa al caso vostro, vi invitiamo a contattarci senza impegno per un confronto telefonico di approfondimento. Ecco alcune informazioni di cui sarebbe bene disporre per ricevere una valutazione preliminare obiettiva:
- l’ubicazione dell’edificio: Comune/Provincia
- le caratteristiche dell’edificio: nuova costruzione o ristrutturazione di struttura preesistente
- la coibentazione: classe energetica dichiarata nell’A.P.E.
- il volume/superficie da climatizzare in metri cubi/quadrati
- il sistema di distribuzione del calore: pavimento radiante, termosifoni (ghisa o alluminio?), fan coil, ecc.
- i fabbisogni di base: numero persone che abitano o utilizzano l’edificio, la periodicità d’uso, ecc.
- altri fabbisogni: piscina/idromassaggio ecc.