Alta Quota
GEOTERMIA AD ALTA QUOTA
Ai piedi del Cervino, a quota 2500 metri, Geonovis ha sviluppato e realizzato un progetto energetico unico nel suo genere in Valle d’Aosta, a servizio di una struttura ricettiva di nuova costruzione.
La collocazione dell’edificio in un’area di eccezionale bellezza paesaggistica e naturalistica, ha richiesto una particolare attenzione all’aspetto di tutela ambientale e sostenibilità dell’opera.
Le difficoltà logistiche del cantiere hanno imposto tempi di lavoro molto ristretti, in quanto raggiungibile solo per pochi mesi, nella stagione estiva, attraverso una pista sterrata.
Questa problematica si ripresenta nei mesi invernali: la struttura è accessibile solo con gli impianti di risalita o con motoslitte nel periodo di apertura al pubblico, ossia durante la stagione sciistica, che nel comprensorio Breuil-Cervinia, è noto, si estende già dai primi di novembre fino ad inizio maggio, quindi molto più a lungo rispetto ad altre località, grazie all’alta quota.
Per tutte queste ragioni il progetto è stato improntato alla ricerca della massima efficienza, affidabilità e sostenibilità, volendo garantire la completa autonomia termica della struttura, e l’eliminazione di emissioni impattanti.
Oggetto dell’intervento di Geonovis è stato lo studio e la realizzazione di un sistema che integra più tecnologie “verdi” per generare acqua calda a diverse temperature, destinata a differenti utilizzi, in dettaglio: riscaldamento dell’edificio dotato di sistema a pavimento radiante; produzione di una grande quantità di ACS ad uso della cucina e dei servizi; asservimento di un gruppo di ventilazione UTA.
I fabbisogni termici della struttura sono garantiti totalmente dall’impianto geotermico di Geonovis alimentato da un campo sonde costituito da perforazioni aventi una profondità di 200 m ciascuna. A questa quota le temperature del substrato roccioso non sono paragonabili a quelle che si riscontrano normalmente in pianura, anche per questo l’impianto è stato implementato con soluzioni che permettono di valorizzare tutte le opportunità energetiche presenti o possibili in questa struttura.
Sono stati quindi affiancati un impianto solare termico e un sistema di recupero dei cascami termici derivanti dall’acqua calda sanitaria utilizzata dalla grande cucina. Questi due impianti hanno lo scopo di aumentare la temperatura media annua generata dal campo sonde a beneficio del rendimento e dell’efficienza della PDC.
Nella stagione estiva la struttura rimane chiusa; in assenza di fabbisogni termici della stessa, si è previsto di convogliare l’energia prodotta in questo periodo dall’impianto solare termico per “ricaricare” il campo sonde, a beneficio della stagione invernale successiva.
L’impianto è stato collaudato ed attivato nel novembre 2014. Per noi è stata un’opportunità unica di perseguire un approccio progettuale veramente sostenibile, in un contesto naturalistico esclusivo. In primis, ringraziamo la committenza, che ha compreso e condiviso le potenzialità della nostra proposta e ha collaborato con passione al percorso di realizzazione.
Ringraziamo inoltre tutti i nostri fornitori consolidati, che nelle varie fasi hanno partecipato con il team Geonovis alla riuscita del progetto: Georicerche, Gts/Haka Gerodur, NIBEDomusgaia, Pacetti, Soland, Supertech.
Dettagli tecnici
LA STRUTTURA Volumetria da climatizzare: 1600 mc Sistemi di distribuzione: pavimento radiante Sistema di ventilazione :UTA Fabbisogno termico: 56 kWt Fabbisogno ACS: 3-4000 l/giorno Zona climatica: F Gradi giorno: 4524 Temperatura di progetto: -21°C